SANTI PATRONI

San Sabino Concittadino e Vescovo di Canosa

San Sabino nel nome classico (Savinus) cittadino di Canosa (461 – 566) e vescovo dal 514, è il primo santo dell’Apulia Romana di cui esistono le fonti storiche-letterarie. Egli diffuse la “Buona Novella” in tempi difficili per la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la calata dei barbari in Italia e per l’inizio delle eresie dottrinali in Oriente. Costruttore e riparatore di chiese, due volte Legato pontificio a Costantinopoli (nel 525 e nel 536), prese anche parte al Sinodo romano del 531. Amico di San Benedetto da Norcia e fondatore del monachesimo occidentale, e di San Germano di Capua, verso il 548 salvò la città dalle onde di Totila. In vita gode di fama di virtù, carità, dottrina, saggezza, spirito profetico e santità, per cui subito dopo la morte, avvenuta il 9 Febbraio del 566, Canosa lo elesse al suo patrono della città, che ogni anno il 1 Agosto in ricordo della Traslazione delle suo Corpo dalla Chiesa di San Pietro alla Chiesa di San Giovanni che poi in seguito dedicato a San Sabino, negli anni non si è mai affievolita la devozione e la conoscenza di questo importantissimo santo pugliese e canosino.

 

Maria SS. della Fonte

L’Icona della Madonna della Fonte è la più antica immagine che possediamo di Maria SS. a Canosa, probabilmente è chiamata così perché il luogo in cui era custodita si trovava vicino ad una fonte, ma anche perché, la Chiesa considera la Madre di Gesù la sorgente dalla quale sgorga, abbondante, la grazia di Dio, verso vita degli uomini.

L’Icona della Madonna della Fonte nella sua antica tradizione l’icona sarebbe una delle prime immagini pervenute in Puglia dall’Oriente, nel VI secolo, per opera del Santo Vescovo San Sabino, o più probabilmente fu portata dal principe normanno Boemondo al ritorno dalla prima crociata, all’inizio XII secolo. Altri studiosi ritengono che la nostra e le altre icone presenti in Puglia appartengono alla stessa tipologia forse realizzate da botteghe locali, legate a monasteri benedettini, dove gli artisti pugliesi, probabilmente affiancati da colleghi fuggiti dal vicino Oriente, le hanno riprodotte con varianti e talento artistico diverso.

Le diverse icone che si trovano in Puglia (Siponto, Trani, Barletta, Andria, Cerignola) si rifanno ad un modello comune difficile nascono senz’altro in contesto di fede e devozione che, dal Concilio di Efeso (VI secolo, ha definito dogmaticamente la divina maternità di Maria conferendole il titolo Teotokos , cioè , Madre di Dio) .

La Memoria e Festa della Madonna della Fonte si celebra la II Domenica di Pasqua, Maria partecipa pienamente sia alla Passione del Figlio sia alla Sua Resurrezione. Per questa regione è considerata la “Primizia” (Il Primo Frutto) dell’umanità nuova che nasce dalla Pasqua. La Festa di Maria SS. della Fonte è legata nel tempo a quella delle “primizie della terra”, (i primi frutti del raccolto), occasione per ringraziare e affidare a Dio il raccolto e il lavoro dei campi.

Nella festa maggiore quella Patronale è Patrona della nostra città insieme con San Sabino ,che si festeggia il 1 Agosto, la Memoria Estiva è il giorno 5 Agosto nel ricordo della neve fatta nel nella città di Roma, nella leggenda che la Madonna, apparendo nella stessa notte del 5 agosto del 352 a papa Liberio e ad un patrizio romano, li avrebbe invitati a costruire una chiesa là dove al mattino avrebbero trovato la neve. Il mattino del 6 agosto una prodigiosa nevicata, ricoprendo l'area esatta dell'edificio, avrebbe confermato la visione, inducendo il papa e il ricco patrizio a metter mano alla costruzione del primo grande santuario mariano, che prese il nome di S. Maria "ad nives", della neve. Poco meno di un secolo dopo, papa Sisto III, per ricordare la celebrazione del concilio di Efeso (431) nel quale era stata proclamata la maternità divina di Maria.

 

Sant’Alfonso de’ Liguori vescovo e fondatore

Sant’Alfonso de’ Liguori , vescovo e fondatore dell’Ordine dell SS. Redentore , nasce a Napoli il 27 settembre 1696 da genitori appartenenti alla nobiltà cittadina. Studia filosofia e diritto. Dopo alcuni anni di avvocatura, decide di dedicarsi interamente al Signore. Ordinato prete nel 1726, Alfonso Maria dedica quasi tutto il suo tempo e e il suo ministero agli abitanti dei quartieri più poveri della Napoli settecentesca. Mentre si prepara per un futuro impegno missionario in Oriente, prosegue l'attività di predicatore e confessore e, due o tre volte all'anno, prende parte alle missioni nei paesi all'interno del regno. Nel maggio del 1730, in un momento di forzato riposo, incontra i pastori delle montagne di Amalfi e, constatando il loro profondo abbandono umano e religioso, sente la necessità di rimediare ad una situazione che lo scandalizza sia come pastore che come uomo colto del secolo dei lumi. Lascia Napoli e con alcuni compagni, sotto la guida del vescovo di Castellammare di Stabia, fonda la Congregazione del SS. Salvatore. Intorno al 1760 viene nominato vescovo di Sant'Agata, e governa la sua diocesi con dedizione, fino alla morte, avvenuta il 1 agosto del 1787 e sepolto a Pagani, suo fedele apostolo il Servo di Dio il Concittadino Venerabile Padre Antonio Maria Losito (1838-1917) redendorista di cui è in corso la causa di beatificazione.

 

Sant’Alfonso de’ Ligiori e con protettore della Città di Canosa di Puglia , la sua festa maggiore è il 1 Agosto insieme a San Sabino e Maria SS. della Fonte

 

 

LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online